Mia irripetibile Immacolata,
sono la tua donnina più piccola, quella che ti guardava e cercava il tuo appoggio mentre raccoglieva i sassolini in cortile e poi li lanciava pesantemente su macchine e persone. Volevo dirti che sono le 00:38 e che quando pubblicherò la lettera sará perlomeno l’una ma… Stanotte mi sto ostinando ad ascoltare canzoni che voglio farti appartenere. Ne ricordo poche che ci fanno da tramite. Anzi: il problema è che non ne ricordo proprio nessuna. E non ne voglio proprio sapere di non ricordare. Ti sto infilando in ogni parola, nota, respiro e più lo faccio, più noto questa amarissima e maligna incongruenza: non ci sei più e non ti trovo neanche nelle canzoni che voglio siano nostre. Vivo con la convinzione che sia io a mantenere in vita il mio legame con te ma proprio non riesco a comprendere che in realtà sei tu. Tu e solo tu mi parli, ci sei ancora e ti sto amando sempre più forte. Ci sei. Ma non nelle mie canzoni preferite. Non ci sei più neanche nei miei ricordi che forse ti stai portando via per farmi notare che ancora agisci, che sei ancora capace di dare una botta alla mia e a tutte le vite. Non ti trovo. Ma sono instancabile. Come sai sto ascoltando gli Oasis, e… Cazzo, perchè non riesco neanche a piangere? Ci sei o non ci sei? Ci sei perchè mi stai impedendo di piangere. Non ci sei perchè mi stai dando tutta la libertà di farlo con la consapevolezza che non lo farò in nome tuo. In nome della tua forza estrema. E ora voglio solo dirti: ti ricordi di me e te a Castelvolturno? Ti sei presa cura di me per tre estati. Sto facendo una fatica enorme nel parlarne, e infatti anche qui ci sei, sei la mia fatica, sei il filtro attraverso cui comunico, e gli occhi attraverso cui guardo. Ma non divagherò. Hai detto di si: ti ricordi. Beh, ti prego, rispondi alla mia domanda: saresti tornata con me a rubare il profumo delle nostre mura, ormai seppellito da anni di noncuranza? L’avresti fatto? Ti manca quel profumo? Ti manca l’idea di passeggiare con me? Ti manca l’idea di ricordare di aver passeggiato con me? Lungo le strade sabbiose, si? Avresti fatto compagnia a me intenta a riprendermi le radici nel posto in cui mi hai insegnato la felicità? Mi avresti aiutata a metterle dove mi trovo adesso? Io lo devo sapere. E, Immacolata, ti prego, mi hai difesa dal mondo, e, ti prego, non me ne hai fatto una colpa ma solo un premio. E quindi, dimmi, devo ancora tremare parlando di te? Devo ancora affannarmi a cercarti in mezzo a ricordi che non ho? Per quanto altro tempo? Come dici? Fin quando ci sarai?
But ‘don’t look back in anger’, I heard you say. Te lo sento dire tutti i giorni della mia vita.